“Basta con la farsa del piano del cemento, è indecente che su norme così importanti siano presentati dall’Assessore all’Urbanistica di notte modifiche che stravolgono completamente il testo, eliminando qualsiasi possibilità democratica per le associazioni e le parti sociali di seguire il dibattito – afferma Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio. – Apprendiamo che con tre “sub emendamenti generali”, l’Assessore ha sostituito tutti gli articoli della legge, ritirato tutti gli altri articoli della legge e sostituito tutti gli emendamenti aggiuntivi presentati dalla giunta. Il testo insomma cambia ancora, e peggiora continuamente con un mercanteggiamento indecente. Nell’ultima versione prima del colpo di mano notturno, c’erano pagine e pagine di deroghe, si leggeva che in deroga alle classificazioni dei piani paesistici potranno essere realizzati “bacini sciistici”, “opere pubbliche o private di pubblico interesse quali ospedali, cimiteri, interventi portuali, strutture ricettive di carattere alberghiero ed extra alberghiero, scuole, università, impianti e attrezzature sportive”. C’è di tutto, lo sfascio assoluto della pianificazione paesistica con una summa di deroghe di qualsiasi tipo e per qualsiasi necessità. E poi ci si lamenta delle giuste parole del Ministro dei Beni Culturali?”

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