“Non si può sempre buttare tutto “in politica”, il cosiddetto piano casa della Regione Lazio è palesemente in contrasto con le norme del Codice dei Beni Culturali e quindi è un dovere del Ministro Galan impugnarlo, non un vezzo, sarebbe strano se non lo facesse – così Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio. In deroga alle classificazioni dei piani paesistici potranno essere realizzati “bacini sciistici”, “opere pubbliche o private di pubblico interesse quali ospedali, cimiteri, interventi portuali, strutture ricettive di carattere alberghiero ed extra alberghiero, scuole, università, impianti e attrezzature sportive”. Cosa c’entra tutto ciò con il diritto alla casa? E perché prevedere procedure diverse e accelerate rispetto a quelle previste dalla legge? Questi dispositivi permetterebbero scempi irreparabili al nostro paesaggio, sono indifendibili, il vero scandalo è averli approvati in Consiglio regionale.”

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